Goccia

Goccia, che scivoli sul vetro,
illuminato dal chiarore di stella
Sciolta dal peso che diventa pian
piano sempre più immenso,
e scivoli guizzante verso il basso,
Palpitante, tenera e viva.

Che ti sciolga il calore,
dell'abbraccio,
quando ti unisci con amore
alla tua gemmella giù più in basso,
perchè più forte batta il tuo cuore
e tu possa trovare la strada per
arrivare libera alla tua meta
affinchè il tuo sogno si avveri,
ed tu possa diventare ancora
leggera e salire fino al sole come nuvola.

Goccia che scivoli sulla pelle
illuninata dalla luna,
una sola, silenziosamente
Che ti porti via il calore della
mano che si posa sul tuo viso
come carezza, fino alla bocca
e al tuo posto nasca un sorriso
radioso come il sole del mattino.

Ieri notte non riuscivo
a dormire e sono
rimasta ferma in silenzio
nella notte a guardare le gocce
della condensa che scendevano dal vetro
Scendevano ora piano ora veloci ed a scatti
e mentre io piangevo, perchè ero immagonata
ho iniziato a pensare che le quelle gocce
avessero vita propria
e ho pensato al mio dolore, senza paura
e senza strani pensieri,
ho pensato che tornerà il sereno
è sorriderò ancora,
e che mi sentirò di nuovo libera
senza più pesi,
come quelle gocce in una meta
di serenità.
Sempre da bastarda, perchè bastava che prendessi un pastiglia in più,
e invece come al solito non ho voluto, mi ribello sempre alla felicità
artificiale, perchè sogno sempre e spero sempre di trovarla dentro me,
Anche se poi
Ieri sono andata a nascondermi mentre piangevo
per non fare soffrire i miei amori
ma come tu sai gli occhi di chi ha pianto
sono la spia dei sentimenti.
Antonio non mi ha fatto domande
e mi ha coccolato mentre stava
lavorando con Excel e Access

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