Sasso che brilla



Sasso che brilla
che brilli lassù
sembri una stella
dipinta nel blu
questa era una piccola tiritera
che cantavo da bambina
quando prendevo tra le mani
scuotendolo un poco
per sentire il suono a me caro
un sasso che brillava, punteggiato
da piccoli quarzi luccicanti
a me era più caro
delle più belle pietre preziose,
e trovare queste pietruzze
mi dava emozione,
ma poi li lasciavo andare
li facevo cadere
dalla mano piano piano
per avere l'emozione
di ritrovarli il giorno dopo
tra gli altri sassi,
sceglievo delle pietre inconfondibili
Ora il mio sassolino, non c'è più,
magari portato via da un bambino
che come me si è emozionato,
ma il ricordo dolcissimo di quel sassolino
mi accompagnerà sempre e mai non lo scorderò,
e anche se vederlo e toccarlo
più non potrò, infine è come se
l'avessi sempre con me,
lo penso in una profonda tasca,
la tasca dei ricordi,
dove quando voglio
con la forza della fantasia,
posso infilare la mia mano,
e toccarlo e sentirlo
Lo penso come
un cristallo delicato,
da non esporre alla luce,
lo immagino con la forza
della mia tenerezza,
più bello è colorato di
quello che era, però io lo so,
sono cosciente che
nella tasca non c'è niente
ma a questo punto mi piace pensare,
che sia lì per sempre, come il mio
amore per Antonio e la mio affetto
fraterno per te.


Daniela

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